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Sanificazioni con ozono

Valle Varaita

 

Bivacco Franco BOERIO (m. 3089)

 

Località: Lago Mongioia, Comune di Bellino
Proprietà: CNSAS
Accesso: Itinerario 15.02
Servizi: 10 posti letto, acqua dal lago a 5 min.

 

 

 

Una gran bella escursione, anche se lunga, che porta ai 3340 metri del Mongioia. Ai suoi piedi, utilizzabile come punto d'appoggio per dividere l'escursione in due giorni, si trova il Bivacco Boerio, costruito su una elevazione rocciosa a pochi passi dal grazioso Lago di Mongioia. La salita attraversa ambienti molto vari, dai pascoli a monte di Sant'Anna, ai paesaggi detritici e quasi lunari che si trovano intorno al bivacco.

A

DaSant'Anna di Bellino, bivio. q.1852(1852m) a:

Dislivello
[m]

Dislivello A/R
[m]

Tempo
[h:mm]

Tempo A/R
[h:mm]

Distanza
[m]

Difficoltà

Segnavia

B

Grange Cruzet(2014m)

+162/-0

+162/-162

0:30-0:35

0:45-0:55

1068

T

U26

C

Grange Fons di Rui(2418m)

+566/-0

+566/-566

1:45-2:00

2:55-3:20

4372

E

U26

D

Bivacco Boerio(3089m)

+1237/-0

+1237/-1237

3:45-4:10

6:00-6:40

7538

E

U26 » U67

 

[Lago di Mongioia(3084m)]

+1237/-5

+1242/-1242

3:50-4:15

6:10-6:50

7618

E

=

E

Mongioia(1)(3340 m)

+1493/-5

+1498/-1498

4:30-5:00

7:1 -8:00

8372

E/EE

=

(1) Esclusa la digressione al Lago di Mongioia.

Descrizione:Dal bivio q.1852 presso l'ultimo posteggio a monte di Sant'Anna di Bellino, si ignora a sinistra la carrareccia per il Piano di Traversagn e si imbocca la stradina sterrata (segnavia U26) che sale in direzione nord-ovest, inizialmente abbastanza ripida, poi con pendenze più lievi. Si passano i ruderi di una balma, quindi le Grange di Prato Rui, poco oltre le quali la sterrata stacca a destra la mulattiera per il Bivacco Boerio e altre destinazioni. Lasciata dunque la carrareccia che continua verso il Colle dell'Autaret (segnavia U27) ed ilColle di Bellino, si sale lungo la mulattiera fino alle vicine Grange Cruset (2014 m, 0:30 - 0:35 ore dal bivio q.1852).

La strada ex-militare 83 e l'Opera 213 del Vallo Alpino

Non deve stupire di intravvedere su una grangia, dipinto in facciata, il motto della Guardia alla Frontiera ("Dei Sacri Confini Guardia Sicura"). Ci si trova infatti nel bel mezzo del Caposaldo Varaita di Bellino, realizzato intorno agli anni '40 a difesa dei confini della valle. La mulattiera appena percorsa segue l'itinerario della strada ex-militare 83, "Sant'Anna di Bellino - Grange Cruset", mentre Rocca Senghi, l'enorme roccia che si staglia sopra Grange Cruset, nasconde al suo interno l'Opera 213 del Vallo Alpino ed al suo fianco una casermetta. Con un pizzico di attenzione, in questo tratto del percorso, si possono notare anche altre opere fortificate facenti parte del caposaldo, ben mascherate nell'ambiente circostante.

[Le strade dei cannoni]

Tra le case la mulattiera stacca a destra il sentiero per la Via Ferrata di Rocca Senghi, quindi si trasforma anch'essa in sentiero e continua tra prati. Si tralascia quasi subito, sulla sinistra, il poco evidente sentiero per Pian Ceiol e il Colle dell'Autaret e si prosegue in costa, non lontani dalla sponda sinistra orografica del Torrente Varaita di Rui. Si scende ad attraversare il torrente su un solido ponte in legno, per poi inerpicarsi a ripidi tornanti lungo un pendio prativo solcato da smottamenti e tracce lasciate dalle mandrie. Passata un piccola grangia in posizione panoramica 4, si continua a salire a tornanti tra pascoli, superando una prima grangia isolata e quindi altre due. 
Il sentiero tende a spianare e prosegue a mezzacosta: si attraversa il ruscello che scende dal Vallone Baisa del Colle e si raggiungono tre grange, una recentemente riattata, per entrare poi nell'allungato solco del Vallone Varaita di Rui. Il sentiero continua a lungo sul fondo pascolivo del vallone, non lontano dal Torrente Varaita di Rui, che scorre a destra. Lasciate a monte del sentiero le Grange del Chiot, il sentiero poco dopo passa a sinistra delleGrange Fons di Rui(2418 m, 1:15 - 1:25 ore dalle Grange Cruset), in loco indicate "Arberk foòuns de Roui". 
Quando il vallone principale piega sulla destra, si trascura a destra il bivio per il Passo di Fiutrusa (segnavia U26) e ci si tiene a sinistra sul sentiero per il Lago di Mongioia e il Bivacco Boerio (segnavia U67). Dopo un traverso che taglia anche un breve tratto eroso dalle acque di ruscellamento, si inizia una ripida salita a tornanti su un costone prativo, non lontani dal ruscello che discende lo stretto valloncello, proseguendo quindi tra detriti e magra erba fino a raggiungere e superare un ripido ma breve canalino. Oltre questo tratto, il sentiero attraversa i magri prati del Pian Gaveot, con andamento pianeggiante, lascia a destra una traccia ancora per il Passo di Fiutrusa e poco dopo riprende ad innalzarsi con notevole pendenza. Lasciata a destra una piccola piana con una pozza d'acqua, si continua con una lunga salita. Un traverso in diagonale alle pendici del Monte Giuep porta infine a superare i due salti rocciosi che adducono all'ampia e pianeggiante displuviale dove si trova la poco marcata depressione del Passo di Mongioia . Poco oltre, sempre sulla displuviale, si trova il Bivacco Boerio (3089 m, 2:00 - 2:10 ore dalle Grange Fons di Rui).

Il Lago di Mongioia (3084 m) si trova poche decine di metri a valle del bivacco, raggiungibile agevolmente senza percorso obbligato. (Dislivello: +0/-5 m; Dislivello A/R: +5/-5 m; Tempo: 0:05 ore; Tempo A/R: 0:10 ore; Difficoltà: E; Distanza: 80 m). A discapito delle quote riportate sulla maggior parte delle carte e in loco, che comunque non concordano, pare evidente che il dislivello tra il bivacco ed il lago sia un po' superiore ai 5 metri qui indicati. I più pignoli perdoneranno il fatto di aver tenuto come riferimento le quote "più ricorrenti" sulle carte, in mancanza di valori concordanti.

Dal bivacco si scende verso ovest per andare a prendere l'evidente dorsale sud del Mongioia. Una traccia sufficientemente agevole e sempre evidente sale ripida a lungo , finché poche frecce gialle mandano a sinistra per superare con l'aiuto delle mani un facile risalto. La traccia riappare subito sopra e conduce fino alla croce in vetta al Mongioia (3340 m, 0:45 - 0:50 ore dal Bivacco Boerio).

 

Mappa su base © OpenStreetMap contributors - licenza CC-BY-SA [?]

Accessi: Da Costigliole Saluzzo si risale la Valle Varaita fino all'abitato di Casteldelfino. Al termine dell'abitato si svolta a sinistra per Bellino e si risale il vallone fino a Sant'Anna di Bellino (borgata Gardetta). Si prosegue per alcune centinaia di metri su agevole strada sterrata fino ad uno slargo (disponibili parecchi posti auto), oltre il quale la strada è interdetta al traffico privato.

 

Rifugio SAVIGLIANO (m. 1743)

 

Località: fraz. Genzana, Comune di Pontechianale
Proprietà: CAI Savigliano
Accesso: Da fraz. Genzana su strada asfaltata
Servizi: gestito.

 

Rifugio BAGNOUR (m. 2017)

 

Località: Lago Bagnour, Comune di Pontechianale
Proprietà: Comunità Montana Valle Varaita
Accesso:Itinerario 15.08
Servizi: gestito.
Web:www.rifugiobagnour.it

 

 

Una agevole passeggiata, vivamente raccomandata per i meravigliosi paesaggi che si attraversano. Ad arricchire il tutto spettacolari grange, tipici esempi di architettura alpina tradizionale in pietra, due accattivanti laghetti, ed il bel poggio assolato su cui sorge il Rifugio Bagnour.

Dislivello in salita: +536/-0 m; Dislivello totale: +586/-586 m;
Tempo di salita: 2:00 ore; Tempo totale: 3:40 ore;
Distanza: - m; Difficoltà: E;
Aggiornamento: Estate 2006; Commenti: 7;
Approfondimenti: L'Opera 360 del Vallo Alpino. L'Opera 360 bis del Vallo Alpino. Le 'Barbe di bosco'. Il Pino cembro. Il Bosco dell'Alevè.

 

 

 

Rifugio degli ALPINI - Mario BOTTERO (m. 2699)

 

Località: Colle dell'Agnello
Proprietà: ANA Saluzzo
Accesso: Strada statale del Colle dell'Agnello e breve sterrata fino al rifugio.
Servizi: gestito, accesso riservato ai socia A.N.A. e loro famigliari.

Nell'agosto 2013 la gestione del rifugio è passata alla sezione ANA di Mondovì alla sezione ANA di Saluzzo.

 

 

Bivacco Piero BERTOGLIO (m. 2760)

 

Località: Lago del Prete, Comune di Pontechianale
Proprietà: CAI Savigliano
Accesso: Itinerario 15.07
Servizi: 9 posti letto, acqua dal lago a 5 min.

 

 

Bivacco Carlo e Renzo BERARDO (m. 2710)

 

Località: Rocce di Viso, Comune di Pontechianale
Proprietà: CAI Savigliano
Accesso: Itinerario 15.14
Servizi: 9 posti letto, acqua a circa 15 min. dal laghetto soprastante il bivacco in direzione Lago delle Forciolline.

 

 

Bivacco Alessandra BOARELLI alle Forciolline (m. 2810)

 

Località: Laghi delle Forciolline, Comune di Pontechianale
Proprietà: Comunità Montana Valle Varaita
Accesso: Itinerario 15.14
Servizi: 12 posti letto, illuminazione fotovoltaica, riscaldamento termoconvettivo.

 

 


10 - Il maggiore dei Laghi inferiori delle Forciolline (2007)

Un anello impegnativo, lungo il selvaggio Vallone delle Forciolline, fino agli omonimi laghi. Tra enorme distese di detriti e rocce levigate dei ghiacciai, sulle sponde di uno dei laghi, sorge il recente Bivacco Boarelli. Sia la salita ai laghi che la traversata al Bivacco Berardo lungo il percorso di rientro presentano tratti attrezzati e fuori sentiero.

A

DaCastello di Pontechianale(1608m) a:

Dislivello
[m]

Dislivello A/R
[m]

Tempo
[h:mm]

Tempo A/R
[h:mm]

Distanza
[m]

Difficoltà

Segnavia

B

Bivacco Boarelli(2820m)

+1212/-0

-

4:00

-

-

EE

-

C

Castello di Pontechianale(1608m)

+1267/-1267

-

6:50

-

-

EE

-

Descrizione: Da Castello di Pontechianale si raggiunge il bivio sulla destra per il Bivacco Berardo (segnavia U11) e per il Bivacco Boarelli("Sentiero Ezio Nicoli") lungo l'Itinerario 15.06.
Imboccata quest'ultima direzione, il sentiero si addentra subito nel bosco misto di cembro e larice ed incontra, poco dopo, una biforcazione non adeguatamente segnalata. A sinistra prosegue il segnavia U11 per il Bivacco Berardo, a destra il Sentiero Ezio Nicoli per i Laghi delle Forciolline e il Bivacco Boarelli. Preso il ramo di destra, il sentiero sale abbastanza deciso nel Vallone delle Forciolline mantenendosi sulla destra orografica dell'omonimo rio. Usciti dal bosco, si attraversa una piccola conca tra erba e detriti, guadando il rio e passando sulla sinistra orografica. Superata una balza, il sentiero sale sempre abbastanza deciso verso l'ampio canale che si apre alla testata del vallone e che si raggiunge dopo aver risalito una piccola conoide detritica. Proprio all'inizio del canale, con l'aiuto di alcune funi metalliche presenti poi anche in qualche altro passaggio, si superano alcune roccette. Si sale quindi assai ripidi sulla sinistra orografica ai piedi delle pareti rocciose, su evidenti tracce e numerose tacche segnavia gialle. Circa a metà canale, e solo per un breve tratto, si passa sulla destra orografica attraversando il rio che lo discende. Tornati a sinistra, si continua la salita fino a sbucare in una spianata detritica. I grossi massi rendono malagevole la marcia, che migliora decisamente quando si raggiungono, superandole, grosse rocce montonate. Dopo un breve tratto abbastanza pianeggiante, un'ultima salita porta a toccare un piccolo laghetto e, poco oltre, a raggiungere la pietrosa conca sede dei Laghi e del Bivacco Boarellialle Forciolline.

La salita al Monviso per il Vallone delle Forciolline

Se molti sanno che la prima salita al Monviso è stata compiuta da William Mattheus con altri tre compagni di avventura, il 30 agosto 1861, è meno noto il fatto che il Vallone delle Forciolline sia stato considerato per molto tempo la via privilegiata per tentare la salita alla vetta. Già nel 1834 il geometra saluzzese Domenico Ansaldi seguì questa via fermandosi però a circa 150m dalla vetta del Viso.

[Monte Viso] [ALP Monviso]

Dal bivacco, seguendo le indicazioni su un masso per il Bivacco Berardo, si prosegue verso E passando su rocce montonate tra il Lago superiore delle Forciolline e i Laghi inferiori delle Forciolline. Il comodo tratto di percorso lascia subito posto alla pietraia , dove le tacche segnavia si sdoppiano (indicazioni su un masso). Preso il ramo di sinistra, sempre in pietraia, si sale alla base di immancabili rocce montonate per poi spostarsi nuovamente in mezzo alla pietraia. Il percorso dapprima spiana, poi inizia a scendere. Traversato un ripido costone (altro breve passaggio attrezzato con fune ma aggirabile) si raggiunge un piccolo laghetto (secco nei periodi siccitosi) ed un bivio, sulla destra, che indica un grosso masso utile come riparo di fortuna (Balma Pons). Qui incomincia ad apparire una traccia di sentiero che traversa in leggera discesa tra detriti e termina nella pietraia che precede l'arrivo al Bivacco Berardo, arroccato proprio sul filo di cresta dei contrafforti delle Rocce di Viso
Trascurata la traccia in salita, dal bivacco si scende dritti ed assai ripidi lungo un sentierino (segnavia U11) che si mantiene poco sotto al filo di cresta. La faticosa discesa continua per un lungo tratto fino al limitare della cembreta dove, qualche stretto tornantino da l'impressione di ridurre leggermente la pendenza. Addentrandosi nel bosco il sentiero, adesso con buon fondo, continua a perdere rapidamente quota fino a raggiungere il bivio per il Bivacco Boarelli incontrato, e seguito, durante la salita. Un altro breve tratto in discesa riporta a Grange del Rio. ed al sentiero per Castello di Pontechianale. Il sentiero, seguito a ritroso, riporta al punto di partenza dell'itinerario.